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mercoledì 30 novembre 2016

I giovani e la crisi della democrazia.


Donald Trump e i suoi colleghi populisti e nazionalisti in Europa vengono dipinti spesso come una minaccia per la democrazia. I loro sostenitori sostengono invece che politici dell’establishment e tecnocrati siano una minaccia addirittura più grande perché sono servi dei poteri forti. È possibile, quindi, che la democrazia nelle forme in cui oggi viene applicata negli Stati Uniti e in Europa sia una minaccia per se stessa? Ci sono prove che dimostrano che potrebbe essere così.
Dopo aver rassicurato i miei lettori americani del fatto che il rifiuto di Trump di dire che accetterà i risultati delle elezioni presidenziali non segna la fine della tradizione democratica statunitense, ho ricevuto alcune email in cui mi veniva chiesto se secondo me la democrazia americana può sopravvivere a Hillary Clinton. Le persone che mi hanno scritto – membri della comunità finanziaria – l’hanno definita una corrotta, una bugiarda patologica e una perpetratrice della “politica da repubblica della banane“. Comprendo questi punti di vista: fare un lavoro di verifica delle cose che Clinton dice e tenere il conto delle sue omissioni e delle volte in cui elude una domanda può essere sfiancante quanto cercare dei brandelli di verità e di buon senso nella retorica provocatoria di Trump. Davanti alla scelta tra due candidati imperfetti, si potrebbe pensare che molte persone si stiano chiedendo se per loro la democrazia funziona ancora. In effetti, sta succedendo.