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giovedì 30 novembre 2017

Scuola. La sana rivolta contro la melassa buonista e il politicamente corretto.

Comunicato stampa
Sondaggio: la scuola deve essere più severa sulla condotta 
e più esigente sulla preparazione degli studenti

- Per il 67% degli italiani la scuola è troppo poco severa riguardo alla condotta degli allievi;
- il 68% giudica sbagliata la recente abolizione della bocciatura per l’insufficienza in condotta;
- il 59% pensa che la scuola sia troppo poco esigente riguardo alla preparazione degli studenti;
- il 75% considera utili i compiti a casa;
- più del 50% è venuto a sapere che durante gli esami si copia.
Dunque i risultati del sondaggio (in allegatodicono che in grande maggioranza l’opinione pubblica non condivide gli orientamenti pedagogici che hanno caratterizzato, con rarissime eccezioni, le politiche scolastiche degli ultimi decenni.
Dall’orizzonte ministeriale è infatti sparito il valore dell’impegno, dello studio e dell’esercizio costanti (a scuola, ma anche a casa). La colpa dell’insuccesso sembra essere esclusivamente della scuola, di una didattica sbagliata, di un’insufficiente “personalizzazione” dell’apprendimento. Gli esami poi sono stati via via aboliti e i due rimasti (terza media e maturità) resi sempre meno impegnativi.

lunedì 20 novembre 2017

Vuoi vivere almeno dieci anni in più ? Segui lo stile degli Amish.


Chi non lo sogna? Vivere più a lungo e stare meglio. Un team internazionale di ricercatori ha scoperto una mutazione genetica lo permette, osservata nella comunità Amish di Berne, cittadina di poco più di 4mila abitanti nell’Indiana (USA). Il patrimonio genetico dei suoi concittadini, modificatosi nel corso dei secoli, consentirebbe loro di “campare” in media 10 anni in più.

sabato 18 novembre 2017

Guida alla sesta edizione di Bookcity.


Bookcity è arrivata alla sesta edizione ed è una manifestazione di quattro giorni che si svolge a Milano ed è dedicata ai libri e alla letteratura. È tra i più importanti eventi italiani dedicati ai libri ed ha la particolarità di svolgersi in giro per vari luoghi di Milano. Bookcity è iniziata il 16 novembre ma i giorni con più eventi sono oggi e domani, sabato 18 e domenica 19 novembre. Durante Bookcity vari spazi (più di 200) di Milano – librerie, ovviamente, ma anche negozi non di libri e spazi pubblici – ospitano eventi dedicati ai libri e alla lettura. Il centro dell’evento sarà, come al solito, il Castello Sforzesco. La manifestazione si chiuderà il 19 novembre alle 21 al Teatro Franco Parenti con un omaggio a Umberto Eco, che nel 2012 inaugurò la prima edizione di Bookcity.
Sul sito di Bookcity è possibile trovare informazioni sui principali temi di questa edizione, su tutti i luoghi in cui sono programmati gli eventi di oggi e domani e sui tanti personaggi (autori di libri ma non solo) presenti alla manifestazione. L’intero programma, in versione PDF, è qui.

giovedì 16 novembre 2017

Paese che vai, biblioteca che trovi.


A Tianjin, una città della Cina a circa 100 chilometri da Pechino, è stata aperta il primo di ottobre una nuova biblioteca pubblica progettata dallo studio di design olandese MVRDV in collaborazione con gli architetti cinesi del TUPDI, l’istituto di urbanistica locale. L’edificio – che contiene 1,2 milioni di libri e ha una superficie totale di quasi 34.000 metri quadrati – ha un’architettura molto particolare. Al centro di tutto c’è un auditorium sferico, intorno le pareti hanno una strana forma sinuosa e una struttura fatta di gradoni che insieme delimitano gli spazi e sono sia le mensole su cui si trovano i libri che i ballatoi per muoversi da un piano all’altro e lungo i piani. Vista da fuori, la biblioteca ricorda la forma di un occhio.

 La biblioteca di Tianjin è stata costruita in soli tre anni e fa parte di un nuovo quartiere con cinque grandi edifici tutti commissionati a famosi studi di architettura. I tempi molto stretti con cui la città ha completato la costruzione, tuttavia, hanno comportato che non tutto fosse realizzato subito. Secondo il progetto, le mensole più alte della biblioteca dovevano essere raggiunte da corridoi e stanze costruite dietro di loro, corridoi e stanze che però per ora non sono stati realizzati. Molti dei libri che si vedono nella biblioteca sono disegnati su delle strisce di alluminio incollate alle pareti.

mercoledì 15 novembre 2017

L'America degli Anni Sessanta attraverso le foto di Richard Avedon e i saggi di James Baldwin.


Nel 1964 gli statunitensi Richard Avedon e James Baldwin – rispettivamente un importante fotografo e un importante scrittore – pubblicarono Nothing Personal, un libro sull’identità americana uscito in un momento centrale delle lotte per i diritti civili. Taschen ne ha da poco pubblicato una nuova edizione, con fotografie inedite e un’introduzione di Hilton Als, scrittore e Premio Pulitzer per il giornalismo di critica; il 17 novembre sarà inaugurata una mostra con il materiale del libro alla Pace Gallery di New York che durerà fino al 13 gennaio.

sabato 11 novembre 2017

I Vichinghi ? Hanno distrutto tutte le foreste dell'Islanda.

Una delle cose per cui è nota l’Islanda è la quasi totale assenza di alberi sul suo territorio. Alcuni piccoli boschi ci sono, ma molti meno rispetto agli altri paesi nordici perché tra l’Islanda subì un grosso processo di deforestazionetra il nono e l’undicesimo secolo, quando per la prima volta delle persone si stabilirono sull’isola. La carenza di alberi è una delle caratteristiche che rendono unico il paesaggio dell’Islanda, e lo hanno fatto diventare spesso un set di film e serie tv, ma è anche una fonte di problemi, sia per l’agricoltura che per il clima del paese. Per questa ragione molti gruppi di volontari stanno cercando di piantare e far crescere nuovi alberi. Il New York Times ha pubblicato un articolo sui loro sforzi e sulle difficoltà che devono affrontare.


mercoledì 8 novembre 2017

La mancanza di sonno manda in crisi il cervello.

La privazione del sonno mina la capacità delle cellule cerebrali di comunicare tra loro, portando a parziali blackout mentali che influenzano in particolare la memoria e la percezione visiva. A dimostrarlo è un gruppo diricercatori dell'Università di Tel Aviv e dell'Università del Wisconsin a Madison - fra cui gli italiani Giulio Tononi e Chiara Cirelli - che firmano un articolo su "Nature Medicine".

I ricercatori hanno analizzato la funzionalità neuronale in un gruppo di pazienti con epilessia nel cui cervello erano stati impiantati elettrodi per individuare l'origine delle crisi epilettiche prima dell'intervento chirurgico: poiché la mancanza di sonno facilita lo scatenamento di una crisi, questi pazienti sono tenuti svegli per tutta la notte che precede l'esame.

sabato 4 novembre 2017

Sopravviverà la scuola italiana alla demagogia ?


Un articolo quanto mai opportuno di G. Ragazzini per descrivere lo stato in cui si trovano troppe delle nostre scuole, dove il rispetto, da parte di certi studenti, delle più elementari norme del vivere civile, rappresenta ormai, più che un optional, un obiettivo del tutto dimenticato. Al termine, i video sull'episodio.

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Pubblichiamo la lettera da noi inviata l'altro ieri alla Ministra dell'Istruzione, a commento di un corsivo di Massimo Gramellini sul grave affronto a un'insegnate messo in atto a Mirandola. Da decenni, con rarissimi momenti di resipiscenza, il ministero diffonde e spesso impone una pedagogia del dialogo a tutti i costi, mentre scredita e limita ben al di sotto della sufficienza le sanzioni, che sarebbero in quest'ottica l'opposto dell'educazione (è recente l'abolizione della bocciatura per cattiva condotta). Buona parte dei dirigenti - e comprensibilmente non pochi colleghi - si sono adattati a questa ideologia totalmente contraria all'interesse educativo dei giovani. Nessuna meraviglia, quindi, che episodi vergognosi di questo tipo siano da tempo frequentissimi e che, anche quando non si arriva a tanto, il rispetto delle regole più ovvie richieda spesso fatica e perdite di tempo a non finire. 

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Gentile ministra Fedeli,
sul "Corriere della Sera" di stamani Massimo Gramellini racconta - desolatamente - un episodio, uno tra i tanti che non arrivano sui giornali, verificatosi in una classe della scuola italiana: uno studente ha tirato il cestino dei rifiuti in testa all'insegnante in cattedra, che non ha reagito, neppure alzando la testa. Certo perché sapeva che nella sua scuola, come in tantissime altre, non si punisce chi si comporta male. E come lapidariamente scrisse Leonardo da Vinci: "Chi non punisce il male, comanda che si faccia". Un'infinità di colleghi sono costretti a non reagire (o lo fanno senza risultati) nella scuola dei condoni educativi, parte della società dei condoni di ogni tipo. Aggrava la posizione del tiratore il fatto che si sia accordato con un compagno perché filmasse tutto col cellulare per poi diffonderlo in rete. Il che dovrebbe anche suggerire un’ulteriore riflessione sull’opportunità di sdoganare gli smartphone come strumenti didattici.

"Furore" ("The Grapes of Wrath") in una nuova traduzione in italiano.

Una brillante presentazione di uno dei classici della letteratura statunitense, riproposto recentemente al pubblico italiano nella nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni.
Al termine, il film di John Ford tratto dal romanzo.

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Reso in italiano con il titolo  Furore  grazie a una felice intuizione di Valentino Bompiani, The Grapes of Wrath di John Steinbeck annovera primati di vendite e di gradimento capaci di far indietreggiare quasi ogni altro romanzo del Novecento americano. A riprova di un successo commerciale che non sembra conoscere flessioni, uno studio del 2015 dello Stanford Literary Lab ha analizzato la ricorrenza e la canonicità di un ampio corpus di romanzi in lingua inglese in cinque diversi database – tra cui le classifiche dei lettori e dei critici della Modern Library e quelle dei libri del Novecento più venduti anno per anno – arrivando a individuare in The Grapes of Wrath l’unica opera presente in tutti e cinque gli archivi.
Best-seller sensazionale, nonché succès de scandale, all’uscita, nel 1939 e nell’anno successivo, quando John Ford diresse il film omonimo che lo avrebbe consacrato a fama internazionale, Furore non ha mai smesso di godere di immensa popolarità regalando all’autore il Nobel nel 1962, un riconoscimento tardivo e inatteso motivato quasi esclusivamente da quell’epico affresco della grande Depressione. In Italia il romanzo di Steinbeck fu tradotto nel 1940, su consiglio di Elio Vittorini, da Bompiani(che due anni prima aveva già pubblicato Uomini e topi con la traduzione di Cesare Pavese) in una versione tagliata e rimaneggiata dalla censura fascista. Per una nuova traduzione integrale il lettore italiano avrebbe aspettato più di settant’anni. La traduzione di Sergio Perroni del 2013 ha restituito non solo le parti precedentemente tagliate ma anche, anzi soprattutto, l’ampia tavolozza espressiva di Steinbeck, dal lirismo simbolico di alcune descrizioni del paesaggio al duro naturalismo di altre, dalla fattualità documentaristica di denuncia del New Deal all’impasto di cadenze bibliche che riecheggiano l’Ecclesiaste (e la lingua di Walt Whitman e di Ernest Hemingway), dalla resa mimetica del gergo dei migranti dell’Oklahoma all’invenzione di una sorta di trascendentalismo disadorno per i sermoni visionari dell’ex-predicatore Casy. Proprio dalle pagine di questa nuova traduzione di Furore sono stati scelti i passi del recente reading di Alessandro Baricco con musiche di Francesco Bianconi andato in onda su Rai 3 in occasione della giornata dedicata alle vittime della migrazione.

mercoledì 1 novembre 2017

Finalmente in rete la tesi di dottorato di Stephen Hawking.


Nell’archivio a libero accesso dell’Università di Cambridge è stata pubblicata questa notte la tesi di dottorato del fisico britannico Stephen Hawking, scritta nel 1966. In 24 ore la tesi dal titolo “Properties of Expanding Universes” – che parla delle implicazioni e conseguenze dell’espansione dell’universo – è stata scaricata quasi 60mila volte, tanto da far andare fuori uso il sito dell’università. Nel giro di qualche ora è stato risistemato tutto e da questa mattina è di nuovo possibile scaricare il pdf della tesi: un libro di 134 pagine, scritto a macchina nelle parti discorsive e a mano per riportare le formule matematiche. 
La fama di Hawking è legata alle sue scoperte scientifiche, ma anche alla malattia da cui è affetto, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che gli venne diagnosticata a 21 anni: Hawking raggiunse fama internazionale grazie alla pubblicazione nel 1988 del saggio di divulgazione scientifica Dal big bang ai buchi neri e più recentemente con il film La teoria del tutto, uscito nel 2014. La sua tesi è tra le più richieste tra quelle pubblicate a Cambridge, ma finora per leggerla era necessario pagare 65 sterline – in questo modo si poteva averne una copia scannerizzata – oppure andare fisicamente in biblioteca. Commentando la decisione di rendere scaricabile gratuitamente la sua tesi, Hawking ha detto:

Rendendo libero l’accesso alla mia tesi di dottorato, spero di ispirare le persone di tutto il mondo a guardare le stelle e non i propri piedi; per chiedersi quale sia il nostro posto nell’universo e cercare di dare un senso al cosmo. (..) Ogni generazione si trova sulle spalle di coloro che sono arrivati prima di lei, proprio come ho fatto io quando ero un giovane dottorando a Cambridge, ispirato all’opera di Isaac Newton, James Clerk Maxwell e Albert Einstein. È meraviglioso sapere quante persone hanno già dimostrato interesse e scaricato la mia tesi – spero solo che non resteranno delusi ora che ne hanno finalmente accesso!

Ora la tesi di dottorato di Stephen Hawking si può leggere e scaricare gratuitamente, "Il Post", 24-10-17.