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martedì 27 dicembre 2011

Scuole più pulite (risparmiando).


di  A. Lalomia

In un momento di pesanti sacrifici per il Paese, con ulteriori tagli al bilancio dell'istruzione  (che si aggiungono a quelli, micidiali, imposti dal precedente governo), propongo ai lettori del blog un articolo che ritengo particolarmente significativo per i molteplici risvolti che riguardano il mondo scolastico.
Cercherò di sintetizzarli brevemente:
1.  rispetto delle norme sulla sicurezza e igienico-sanitarie, un rispetto che dovrebbe rappresentare la preoccupazione principale di ogni DS e DSGA;
2.  sorveglianza degli alunni  (soprattutto nella primaria e nella secondaria di primo grado);
3.  lotta agli sprechi  (le imprese di pulizia spesso costano più dei collaboratori scolastici che sono stati rimossi, e non sempre svolgono le loro mansioni in modo soddisfacente)  (1);
4.  creazione di nuovi posti di lavoro per gli ATA;
5.  procedure che vengono seguite da tempo immemorabile dall'Amministrazione, con proroghe su proroghe di contratti peraltro poco convenienti per lo Stato;
6.  disuguaglianza fra le scuole, per cui alcune sono più uguali di altre.
Un omaggio, quindi, all'A.ge Toscana per aver fatto conoscere ancora una volta una situazione di cui i media parlano poco e spesso in modo generico e approssimativo, ma che la stessa associazione già in passato aveva denunciato apertamente  (2).
Speriamo soltanto che la svolta che il Ministro dell'Istruzione intende imprimere al suo dicastero riguardi anche questo tema.
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Note
(1)   La situazione diventa ancora più drammatica a causa degli atti vandalici e dei furti.
Vale comunque la pena precisare che gli sprechi di denaro pubblico che continuano ad esserci in troppi istituti dipendono anche da altri motivi, a partire dalla questione dei progetti e delle gite, che assorbono gran parte dei singoli bilanci scolastici  (e poi mancano i soldi, per esempio, per riparare le porte e le finestre delle aule, oppure per i riscaldamenti, con la conseguenza che allievi e docenti sono costretti a rimanere in classe con il cappotto).

(2)   "Appalti di pulizia nelle scuole, uno spreco"  e  "Scuole fiorentine: pulizie, un milione di spreco ogni anno"  ([...]  nella sola provincia di Firenze gli appalti di pulizia costano 5,5 milioni di euro l’anno, mentre assumere i 200 bidelli mancanti costerebbe solo 4,5 milioni. Il servizio poi non è dei migliori e c’è il problema della sorveglianza, che spetta ai bidelli [...]).