Mai più un insegnamento suddiviso in materie, ma solo per argomenti. È la “buona scuola” in versione nordica. È in via di definizione in Finlandia una drastica riforma della scuola già entrata in vigore per gli adolescenti del terzo anno di liceo di Helsinki in cui le ore di storia e geografia sono sostituite da tematiche, dai «servizi» in cui si presentano nozioni di matematica, lingue, comunicazione, o «Unione europea», in cui si dibattono questioni di economia, storia, lingue e geografia. La riforma, la cui attuazione in tutto il paese è prevista per il 2020, prevede anche la fine di quella che in Italia è stata definita come «lezione frontale», con un insegnante di fronte, appunto, a studenti in genere passivi. Le classi saranno invece suddivise in piccoli gruppi di studenti che dovranno risolvere problemi comunicando fra loro. Il 70 per cento degli insegnanti di Helsinki hanno già ricevuto una formazione per l’adozione del nuovo sistema che si sta rivelando positivo soprattutto per gli studenti: i risultati dei ragazzi che hanno seguito il nuovo metodo in due anni hanno registrato miglioramenti.
Siamo solo all’inizio di un enorme cambiamento nel sistema dell’istruzione», ha spiegato Liisa Pohjolainen, la responsabile delle politiche dell’eduzione degli adulti e dei ragazzi per il comune di Helsinki, la città che guida il programma di riforma, in una intervista all’Independent. «Adesso abbiamo bisogno di un’educazione nuova per preparare le persone al lavoro», ha aggiunto Pasi Silander, manager per lo sviluppo della capitale.
Il paese già è ai primi posti delle graduatorie Pisa (Influential Programme for International Student Assesment) dell’Osce che misurano alfabetizzazione e capacità matematiche della media degli studenti dei diversi paesi, superata solo da paesi orientali come Singapore e Cina.
Finlandia, la scuola del futuro non ha le materia, "La Stampa", 21-03-15.