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mercoledì 24 gennaio 2018

Festa grande per i lettori della casa editrice Adelphi.


Dal 16 gennaio al 15 febbraio i libri della casa editrice Adelphi sono scontati del 25 per cento, sul sito, nelle librerie e sui rivenditori online. Lo sconto è previsto dalla legge Levi sui libri del 2011, che stabilisce che non possa superare il 25 per cento del prezzo di copertina, e che consente a ogni editore di protrarlo non più di un mese l’anno e mai a dicembre (quello in cui si vendono più libri per i regali delle feste). È quindi una buona occasione per comprare qualche grande classico o qualche nuova chicca di Adelphi, uno degli editori italiani più raffinati nei contenuti ed eleganti nella grafica.

 La versione di Barney, di Mordecai Richler

È uno dei romanzi più divertenti e brillanti degli ultimi vent’anni, e in Italia ha anche una storia editoriale da raccontare: in breve, il suo successo è merito della redazione del Foglio. Nel 2010 Richard Lewis ci ha fatto un film, con Barney interpretato da Paul Giamatti.
 Moby Dick, o la balena, di Herman Melville

Se non l’avete letto è ora di farlo, o perlomeno di acquistarlo nella traduzione di Cesare Pavese, con copertina illustrata da Roberto Abbiati.
 Limonov, di Emmanuel Carrère

È probabilmente il libro più famoso di uno degli scrittori contemporanei più apprezzati e celebrati. Racconta la storia di un personaggio reale e leggendario, tra i principali oppositori nella Russia di Putin, che Carrère definisce un misto tra «un marinaio in libera uscita e una rockstar». Se Limonov già l’avete letto, potete continuare con L’Avversario, sulla storia di Jean-Claude Romand, un impostore che uccise moglie, figli e genitori; Propizio è avere ove recarsiche raccoglie saggi e reportage di Carrère degli ultimi 25 anni.
 Il controllo della natura, di John McPhee

Leggere uno dei maestri del giornalismo letterario di non fiction vale sempre la pena; questo libro racconta l’incredibile determinazione degli uomini che piegano gli ambienti più ostili per viverci: le innumerevoli dighe di New Orleans, i 150 bacini per intercettare le colate di fango a Los Angeles e gli islandesi che bagnano, raffreddano e deviano la lava dei vulcani. Sempre di McPhee potete acquistare uno dei libri sul tennis più belli di sempre, che si intitola, facile, Tennis.

Uscì nel 1974 e divenne un caso letterario, entrando nel gruppo di quei libri che per qualcuno sono banali e per altri contengono grandi verità e consigli esistenziali. Racconta di un viaggio in motocicletta fatto insieme al figlio attraversando gli Stati Uniti, con dentro riflessioni e osservazioni sulla cultura americana, sull’esistenza e sul suo senso.
 L’isola del tesoro, di Robert Louis Stevenson

Il libro d’avventure che non si può non aver letto, perché «non è mai esistito un bambino che non abbia cercato oro, non sia stato pirata o capitano di soldati o bandito di montagna; che non abbia mai fatto battaglie, non sia naufragato e non sia stato fatto prigioniero, e non abbia bagnato di sangue le sue piccole mani, o che bravamente non si sia ritirato da una battaglia perduta e che infine, con manifesto orgoglio, non abbia protetto l’innocenza e la bellezza», come rispose Stevenson a chi l’aveva criticato. Se da bambini non l’avete letto, recuperatelo, o fatene scorta per regalarlo ai piccoli attorno a voi.
 Musicofilia, di Oliver Sacks

Gli intricati rapporti tra musica e cervello, spiegati con aneddoti illuminanti e commoventi dal grande neurologo autore anche del libro Risvegli, diventato un famoso film con Robin Williams e Robert De Niro.

Uno dei romanzi di maggior successo degli anni Ottanta e ancora molto amato, tradotto per la prima volta in Italia proprio da Adelphi. Rese famoso Kundera in Europa mentre era censurato nel suo paese, la Repubblica Ceca: è un romanzo-saggio pieno di riflessioni filosofiche sulla fragile natura umana e l’eterno ritorno delle cose.
 La cognizione del dolore, di Carlo Emilio Gadda

Hanno cercato di farcelo leggere al liceo, da adulti si capisce perché; per i milanesi o gli amanti di Milano, c’è anche la raccolta di racconti L’Adalgisa. Disegni milanesi.
 Parla, ricordo, di Vladimir Nabokov

Lolita è buon punto di partenza per avvicinarsi a Nabokov, per la fama del romanzo e la semplicità rispetto ad altri suoi libri. Per chi già l’avesse letto o volesse provare qualcosa di più ricercato, Parla, ricordo è un memoir sull’infanzia e sull’adolescenza dell’autore in Russia, con uno degli incipit più belli della letteratura.
 2666, di Roberto Bolaño

È il capolavoro del cileno Bolaño, uno dei più grandi scrittori in lingua spagnola: compratelo e tenetelo da parte per quando potrete scomparire dieci giorni e non fare altro che leggerlo. È un romanzo monumentale in cinque parti, ognuna pensata come un romanzo a sé, che parlano di letteratura, di crimini reali e del male del mondo.
– Un Georges Simenon, a vostra scelta

I libri di uno dei più prolifici giallisti di sempre sono un classico di Adelphi. Simenon, scrittore belga di lingua francese, è famoso per aver inventato nel 1929 il personaggio del commissario Maigret, protagonista di 75 libri – potete iniziare con Il mio amico Maigret o Il porto delle nebbie, poi diventato un film sceneggiato da Jacques Prévert – oltre a film e sceneggiati per la tv. Le sue opere migliori però si discostano da questo filone: L’uomo che guardava passare i treniTurista da banane e La camera azzurra, storia di amanti e omicidi.
 Nel paese dei mostri selvaggi, di Maurice Sendak

Appena ristampato dopo essere stato per anni introvabile, è un classico illustrato per bambini, con disegni stupendi e una storia universale di libertà, fuga e conforto nel calore familiare. E poi è anche buono da mangiare.
 Jules e Jim, di Henri-Pierre Roché

Storia autobiografica di un triangolo amoroso uscita nel 1953, quando l’autore aveva 73 anni; nel 1962 François Truffaut lo trasformò nell’omonimo e scandaloso film di culto, con protagonista Jeanne Moreau.
 La pelle di Curzio Malaparte

Ritratto di Napoli liberata dopo la Seconda guerra mondiale e imputridita da una peste morale, che spinge a vendersi e umiliarsi nei modi più osceni pur di salvare, appunto, la pelle. Insieme a Kaputt è il lavoro più importante di uno degli scrittori italiani più controversi, duri e raffinati del Novecento.
 La storia del mondo in 100 oggetti, di Neil MacGregor

È un’edizione illustrata che nasce dal programma radiofonico di Neil MacGregor, che ha diretto la National Gallery di Londra e poi il British Museum. Ogni puntata era dedicata a un oggetto che diventava il punto di partenza per raccontare in modo leggero ma accurato un pezzo di storia dell’umanità.
 Zia Mame, di Patrick Dennis

Uno dei maggiori successi commerciali di Adelphi viene da un’intelligente operazione editoriale: la riscoperta di un bestseller degli anni Cinquanta, pubblicato per la prima volta in Italia da Bompiani nel 1958. Divenne spettacolo teatrale, film e musical, dove la protagonista – un’eccentrica zia zitella – è interpretata di volta in volta da Rosalind Russell, Angela Lansbury e Lucille Ball. Adelphi lo rispolverò nel 2009 e finì che lo rilessero di nuovo tutti.
 Austerlitz di W. G. Sebald

L’ultimo romanzo del tedesco Sebald, morto nel 2001 a 57 anni e considerato all’epoca tra i più grandi scrittori viventi: innovativo, sperimentale, pieno di digressioni, vale la pena provare.
 Il segreto di Joe Gould, di Joseph Mitchell

Mitchell è un giornalista del New Yorker famoso per i racconti di non fiction – cioè non inventati – dallo stile letterario. Questo, uscito nel 1964, è uno dei suoi più famosi: il brillante ritratto di un eccentrico scrittore del Village di New York, colpito dal cosiddetto blocco dello scrittore. Dopo l’uscita del libro Mitchell si ritrovò nella stessa condizione e non pubblicò un altro libro per i 30 anni successivi.

È un saggio dedicato ai “cacciatori di virus” e a come nascono le grandi pandemie della storia dell’umanità: trasmesse da pipistrelli, gorilla, maiali e virus dormienti e ancora sconosciuti.
 Felici i felici, di Yasmine Reza

È tra i nuovi libri più amati di Adelphi: una raccolta di racconti su matrimoni, tradimenti, avventure e solitudini contemporanee, descritte con eleganza e nitore dalla scrittrice francese.
 I sillabari, di Goffredo Parise

Compendio di racconti in ordine alfabetico, ognuno dedicato a un essenziale sentimento umano. Uscì in due volumi, nel 1972 e nel 1982, e il secondo vinse il Premio Strega, il principale premio letterario italiano.
 Sylvia, di Leonard Michaels

Fino a che punto l’amore, anzi, l’ossessione può essere folle, capricciosa e crudele: per consolare chi ci è passato e farlo capire a quelli che si sono salvati.

Il catalogo della casa editrice dal 1963 al 2013, con gli oltre duemila libri stampati, accompagnati da immagini e commenti: per i fan della casa editrice, e per scoprire quali sono i vostri Adelphi imperdibili.
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Disclaimer: su alcuni dei siti linkati il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercarli su Google.


Ci sono sconti sui libri Adelphi: qualche dritta per approfittarne, "Il Post", 18-01-18.