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giovedì 28 dicembre 2017

I ritardi della giustizia in Italia. Un caso da primato.

La Corte d’Appello di Venezia ha emanato una sentenza sulla causa in corso più antica d’Italia, avviata nel 1976 contro lo Stato per una decisione della Capitaneria di porto di Venezia sul lungomare del Cavallino. Tutto era iniziato nel 1966, quando dopo una forte mareggiata la Capitaneria aveva ridisegnato i confini dei terreni del litorale sottraendone alcuni ai privati, che avevano fatto causa allo Stato. Nel 1992 il Tribunale di Venezia aveva dato ragione allo Stato, mentre oggi la Corte d’Appello ha deciso che le modifiche della Capitaneria non erano sufficientemente motivate. Ora lo Stato potrebbe ricorrere in Cassazione, allungando ulteriormente i tempi della causa.

La Corte d’Appello di Venezia è arrivata alla sentenza sulla causa in corso più antica d’Italia, avviata nel 1976, "Il Post", 28-12-17.

sabato 9 dicembre 2017

Anche Trump 'grazia' un tacchino.


Martedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha partecipato alla sua prima cerimonia della “grazia al tacchino”, un rito a cui si prestano da diversi anni i presidenti americani e che consiste nel salvare un tacchino evitando che finisca su una tavola il giorno del Ringraziamento. Il tacchino di quest’anno si chiamava Drumstick, ed è stato graziato insieme a Wishbone: per tradizione, ne vengono graziati due, anche se soltanto uno partecipa alla cerimonia (Drumstick, in questo caso) e il secondo è di riserva. Entrambi saranno trasferiti all’università di Virginia Tech, insieme ai due graziati lo scorso anno, dove passeranno il resto della loro vita.

giovedì 7 dicembre 2017

Workampers: l'altra faccia del benessere americano.

Milioni di americani lottano con l’impossibilità di sostenere un normale stile di vita da classe media. In tante case nel Paese il tavolo di cucina è sommerso dalle bollette da pagare. Nella notte le luci restano accese fino a tardi. I conti vengono fatti e rifatti, sempre gli stessi, fino all’esaurimento e alcune volte alle lacrime.

Dallo stipendio, togli gli scontrini del supermercato. Togli le spese mediche. Togli gli addebiti sulla carta di credito. Togli le fatture delle utenze. Togli le rate del prestito per gli studi e quelle della macchina. E togli la voce più grossa di tutte: l’affitto.

Nel mezzo del sempre più ampio divario tra entrate e uscite, si fa strada una domanda: a quale parte di vita sei disposto a rinunciare, per poter continuare a vivere?

mercoledì 6 dicembre 2017

I motivi per cui lo smartphone danneggia la mente dei giovani.


La diffusione del mondo digitale e della sua poderosa strumentazione, affascinante e in continuo progresso, è così invasiva nei giovani da occupare il loro interesse e il loro tempo al punto da distrarli dall’educazione scolastica tradizionale e da fare spazio al dibattito sullo 'smartphone al scuola' (che su queste colonne ha già visto l’intervento del professor Roberto Carnero e del dottor Carlo Bellieni, ndr). Ciò pone il problema delle ragioni che ne stanno alla base e, come direbbe un medico, della eziologia, della diagnosi e delle possibili indicazioni terapeutiche. Perché il giovane è così attratto dal suo smartphone osimilia? La mia risposta è che l’interesse di tutti e particolarmente dei più giovani per le diavolerie del mondo digitale, dipende dal loro apparire come un gioco, un gioco nuovo, divertente che rappresenta il futuro e che è percepito come vincente su un’istruzione forse datata e giudicata non al passo con la velocità e le necessità dei tempi moderni.

lunedì 4 dicembre 2017

Chi si occupa dei disabili, in Italia ?

Giornata internazionale disabili, i troppi ritardi che ricadono sulle famiglie. 

L’Italia in (forte) ritardo nell'inclusione sociale delle persone con disabilità. Pochi i servizi e le forme di assistenza strutturata, l'onere ricade sulle famiglie, sempre più in difficoltà.

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, celebrata domenica 3 dicembre, il punto degli esperti dell'Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l'Università Cattolica di Roma. Sono circa 4 milioni e mezzo le persone con disabilità nel nostro Paese. Sostanzialmente inattuate la Convenzione ONU recepita dal nostro Paese nel 2009 e la legge 104 del 1992. Oltre un terzo delle persone disabili vive da solo , quindi con maggiore rischio di vulnerabilità. Inoltre, le persone con disabilità hanno un livello di istruzione mediamente più basso e accedono di meno al lavoro rispetto alla popolazione generale, penalizzate soprattutto le donne. Troppo basso rispetto ad altri Paesi UE la quota di Pil destinata a politiche per la disabilità. Finanziamenti sbilanciati sul fronte pensionistico, scarsi i servizi per le persone disabili e i loro familiari.

domenica 3 dicembre 2017

Computer sempre più veloci.


A fine luglio, gli operai dell'Oak Ridge National Laboratory, in Tennessee, hanno iniziato a riempire una stanza grande come una caverna con i pezzi di un colosso del calcolo automatico: fila per fila, hanno installato unità di calcolo ordinatamente impilate, circa 290 chilometri di cavo in fibra ottica e un sistema di raffreddamento capace di far circolare tanta acqua quanta ne contiene una piscina. Il Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti (DOE) si aspetta che l'anno prossimo, quando sarà pronta, questa macchina da 280 milioni di dollari chiamata Summit, consentirà agli Stati Uniti di riconquistare un primato perso dal 2012: ospitare il supercomputer più veloce del mondo.


Summit è progettato per funzionare a una velocità di picco di 200 petaflop: cioè, è in grado di effettuare fino a 200 milioni di miliardi di "operazioni in virgola mobile" – un tipo di aritmetica computazionale – ogni secondo. Questo renderebbe Summit più veloce del 60 per cento rispetto all'attuale primatista mondiale cinese.

Per molti informatici, il completamento di Summit è solo una fase di un processo molto più grande. In tutto il mondo, gruppi di ingegneri e scienziati puntano al prossimo salto nella capacità di elaborazione: i computer a "esascala", in grado di raggiungere velocità di calcolo di 1000 petaflop o più.

sabato 2 dicembre 2017

Piccola guida alla geografia degli Stati Uniti.


La geografia degli Stati Uniti non è complicata solo perché ci sono 50 stati da ricordare, ognuno con le sue collocazioni, peculiarità e capitali non scontate (quella della California è Sacramento, per esempio). Sia per la cultura americana sia per il fisco esistono regioni trasversali che si estendono in vari stati, e che vanno oltre i cassetti a cui siamo abituati. Negli ultimi mesi abbiamo sentito spesso parlare del Midwest e del peso che i suoi abitanti hanno avuto alle ultime presidenziali, per esempio; uno dei libri autobiografici di maggior successo usciti negli ultimi anni negli Stati Uniti parla invece di un’altra zona un po’ oscura, quella degli Appalachi. Poi c’è il New England, che a molti potrebbe sembrare il nome di uno stato, e invece indica una zona culturale fra le più omogenee del paese. Eccetera. Di seguito un po’ di informazioni, utili per conoscere meglio gli Stati Uniti e per fare un figurone ai giochi di geografia.

Immigrazione. Un'analisi controtendenza.


La teoria economica classica afferma che l’afflusso netto di immigrazione, come il libero commercio, porta beneficio alla popolazione autoctona dopo un certo periodo di tempo. Ma la ricerca più recente sta aprendo grossi interrogativi sulla questione, mentre le reali conseguenze sociali e politiche dell’apertura delle frontiere nazionali suggeriscono altresì l’opportunità di mettere dei limiti all’immigrazione.

La sociologia, l’antropologia e la storia hanno fatto grandi progressi nel dibattito sull’immigrazione. Sembra che l’Homo oeconomicus, che vive solamente per guadagnarsi il pane, sia stato messo da parte in favore di uno per il quale il senso di appartenenza è almeno tanto importante quanto il mangiare.

Questo ci fa dubitare del fatto che l’ostilità verso l’immigrazione di massa sia una mera protesta verso la perdita di posti di lavoro, la depressione dei salari e la crescita delle disuguaglianze. L’economia ha certamento giocato una parte nel rilancio delle identità politiche, ma la crisi di identità non può essere espunta semplicemente attraverso le riforme economiche. Il benessere economico non è equivalente al benessere sociale.