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sabato 24 giugno 2017

Tutto quello che bisogna sapere per visitare il Louvre al meglio.



Se quest’estate andrete in vacanza a Parigi, probabilmente avete in programma di visitare il Museo del Louvre. Il Louvre è il museo più famoso del mondo ed è uno dei più visitati: nel 2016 ci sono passate 7,4 milioni di persone; solo il museo ospitato nella Città Proibita di Pechino ne ha avute di più. È anche il museo più grande del mondo: ha quasi 73mila metri quadrati di esposizione e conserva quasi 460mila opere. Un po’ perché attrae così tante persone, un po’ perché è davvero molto grande, non è semplice visitarlo. È utile conoscere orari di apertura e chiusura e comprare il biglietto in anticipo e anche sapere cosa si vuole davvero vedere, dato che vedere tutto in un’unica visita è impossibile. I giornalisti del New York Times che hanno realizzato una breve guida su come visitare il Louvre al meglio ci hanno messo tre giorni interi per vedere ogni sala del museo.
A meno che non vogliate battere il record per la visita più breve – mettendoci meno dei 9 minuti e 43 secondi di Arthur, Franz e Odile di Bande à part di Jean-Luc Godard – vi conviene pianificarla. Abbiamo messo insieme un po’ di consigli per farlo.


 

Tempi duri, in Turchia, per la teoria dell'evoluzione di Darwin.


Il funzionario del ministero dell’Istruzione turco che si occupa di programmi scolastici, Alpaslan Durmuş, ha annunciato che dal 2019 la teoria dell’evoluzione di Darwin sarà esclusa dai programmi delle scuole superiori. La novità, che in Turchia è oggetto di grande dibattito da mesi, non è ancora stata approvata in via definitiva, anche se Durmuş ha detto che il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha dato parere positivo. La sua approvazione sarà annunciata probabilmente dopo il Eid al Fitr, una delle feste più importanti della religione islamica, quella che segna la fine del Ramadan e che quest’anno cade la sera del 25 giugno. La teoria dell’evoluzione è quella che descrive le cause e i meccanismi che portano al cambiamento delle caratteristiche ereditarie col passare delle generazioni.

giovedì 22 giugno 2017

Il fascino discreto dei vecchi socialisti sui giovani elettori.


C’è un apparente paradosso nella politica internazionale degli ultimi anni: i candidati più giovani e innovativi sembrano avere difficoltà a ottenere il voto degli elettori più giovani. In Francia il nuovo presidente Emmanuel Macron, 39 anni, è stato votato soprattutto dagli elettori anziani, mentre i giovani hanno scelto i suoi avversari più radicali oppure hanno preferito restare a casa. In Italia Matteo Renzi, che ha costruito la sua ascesa politica sulla giovane età e sulla necessità di ricambio nella classi dirigenti, oggi attira soprattutto il voto di anziani e pensionati: secondo i sondaggi alle ultime primarie del PD la maggior parte degli elettori tra i 18 e i 24 anni ha preferito i suoi due sfidanti.
Ai nuovi e brillanti leader del centrosinistra, i giovani elettori sembrano preferire i “vecchi socialisti”, come ha scritto la giornalista e attivista Sarah Leonard sul New York Times. Bernie Sanders, che alle primarie americane del 2016 ha ottenuto tra i giovani più voti di Hillary Clinton e Donald Trump messi insieme, ha 75 anni. Il leader laburista inglese Jeremy Corbyn di anni ne ha 65 e, grazie al voto dei giovani, ha recuperato quasi 20 punti di distacco nei sondaggi e alle ultime elezioni è riuscito a impedire che il Partito Conservatore ottenesse la maggioranza dei seggi. In Francia il candidato di estrema sinistra, Jean-Luc Mélenchon, è quasi arrivato al ballottaggio grazie a un improvviso afflusso di voti provenienti dalle giovani generazioni.

mercoledì 21 giugno 2017

Oggi fa troppo caldo. Non si vola.


L’Arizona è uno stato americano famoso per i suoi deserti e per le alte temperature che si registrano d’estate. In questi giorni, in particolare, fa così caldo che anche alcuni aerei non possono volare: il 20 giugno la compagnia aerea American Airlines ha dovuto cancellare quasi cinquanta voli in partenza dallo Sky Harbor International Airport, l’aeroporto internazionale di Phoenix. I servizi meteorologici avevano previsto una temperatura massima di 49 gradi centigradi: è superiore a quella a cui possono volare i Bombardier CRJ, piccoli aerei da 50 posti la cui temperatura operativa massima è di 48 gradi. I voli cancellati, che sarebbero dovuti partire tra le 15 e le 18, ora locale, erano tutti voli interni e di breve durata.
La ragione per cui esiste una temperatura oltre la quale gli aerei non possono volare ha a che vedere con la densità dell’aria, cioè con la quantità di particelle di aria in un dato spazio. Con l’aumentare della temperatura la densità dell’aria diminuisce e c’è un valore minimo di densità che permette il volo. Il fisico Rhett Allain ha spiegato su Wired (senza formule, ma con alcuni vettori) la fisica del fenomeno, partendo da come fanno gli aerei a volare.

La bellezza quasi surreale di certe biblioteche.


Della bellezza delle biblioteche se ne è detto e scritto parecchio, così di come la lettura sia un’azione intima e di introspezione, che nelle sale silenziose delle biblioteche trova un luogo ideale. Partendo da questi presupposti – e dalla frase “La lettura è solitudine” di Italo Calvino – il fotografo francese Thibaud Poirier ha fotografato tantissime biblioteche, per lo più europee, cercando di trasmettere questo concetto attraverso immagini che risaltassero gli elementi architettonici di ciascuna. Poirier le ha fotografate sempre vuote, spesso prima che aprissero al pubblico, per “creare ritratti surreali di questi monumenti” e “dare allo spettatore la possibilità di apprezzare appieno lo spazio”, facendolo parlare da solo.









Biblioteche fotografate bene, "Il Post", 20-06-17.

lunedì 19 giugno 2017

I ricchi americani che non vogliono essere considerati tali.


Una teoria sociologica ed economica che si è diffusa soprattutto negli ultimi anni è che la società degli Stati Uniti sia molto più rigida e classista di quanto il mito del “paese delle opportunità” voglia far credere. Non è un problema che riguarda solo i più ricchi dei ricchi, il famoso un per cento della popolazione che si trova in cima alla piramide dei redditi, ha spiegato Richard V. Reeves in un articolo pubblicato sul New York Times e intitolato “Smettete di far finta di non essere ricchi”: è una questione che riguarda almeno il 20 per cento più ricco della popolazione, una fascia che appartiene alla classe medio-alta, che guadagna stipendi a sei cifre, ma che spesso non ha nessuna coscienza di essere un gruppo privilegiato.
Reeves è un ricercatore del Brookings Institute, un centro di ricerca americano, ed è specializzato nei temi della mobilità sociale. È nato nel Regno Unito, una società dove, ha raccontato, la divisione tra classi sociali è ancora molto sentita. Reeves, ad esempio, racconta che quando lui e suo fratello erano piccoli, la madre li minacciava di mandarli a scuola di dizione se non avessero perso l’accento rustico che, secondo lei, avrebbe rischiato di danneggiare la loro ascesa sociale. Reeves racconta di aver sempre ritenuto “deprimente” il classismo della società inglese, che è stata una delle ragioni che lo hanno spinto a trasferirsi negli Stati Uniti, dove ha cresciuto i suoi figli.

Arricchiamo il nostro vocabolario. "Catarsi".


La parola catarsi è di origine greca: κάϑαρσις voleva dire “purificazione”, e il verbo (καϑαίρω) da cui il sostantivo è disceso significava “purificare”. La purificazione toccò il corpo e l’anima, come per i pitagorici, e fu allora una decontaminazione e un’elevazione morale (ascesi) rese possibili dallo svolgimento di un rito, oppure interessò la sola anima, come per Platone e Aristotele. Il primo fu nemico della poesia tragica, perché riteneva che allontanasse dalla verità e dalla conoscenza, il secondo ne esaltò le proprietà “terapeutiche”.
Per Aristotele la catarsi era la purificazione dalle proprie passioni di chi assisteva alla rappresentazione di una tragedia, poiché l’arte drammatica era per lui imitatrice della realtà e, riproducendone fatti gravi, sanguinosi o luttuosi, li “sublimava” in un sentimento di pietà e di terrore insieme, ponendo in qualche modo rimedio alle angosce quotidiane. Nell’estetica crociana la purificazione catartica sarebbe passata attraverso la poesia in significato più ampio (per i pitagorici, invece era stata fondamentale la musica): la catarsi, nella visione di Croce, era il momento più alto dell’intuizione poetica.

giovedì 15 giugno 2017

Bob Dylan e i suoi problemi con il plagio.


Sembra che Bob Dylan, il celeberrimo cantautore americano, abbia inserito nel suo discorso di accettazione del Nobel per la letteratura alcuni passaggi di un libro che riassume Moby Dick, il libro più famoso dello scrittore americano Herman Melville, e non le citazioni corrette del romanzo.
Nel discorso, diffuso la settimana scorsa, Dylan parla estesamente del legame tra le sue canzoni e la letteratura, e cita Moby Dick come uno dei libri che l’hanno più influenzato. Slate, però, si è accorto che buona parte del discorso in cui Dylan parla di Moby Dick ricorda da vicino un riassunto del libro pubblicato dal sito SparkNotes (che esiste dal 1999 e offre i “bignami” di diversi libri classici). Slate ha individuato almeno 11 passaggi sospetti, in cui molte delle parole del riassunto di SparkNotes compaiono nel discorso di Dylan. Slate ha provato a mettersi in contatto con la casa discografica di Dylan e col suo staff, senza successo.
(a destra il riassunto di SparkNotes, a sinistra la trascrizione del discorso di Dylan)
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giovedì 8 giugno 2017

Un'insolita (e fortunata) campagna promozionale.


Una volta all’anno quasi tutte le case editrici fanno una campagna promozionale. Normalmente consiste in sconti sul prezzo di copertina, qualche volta in offerte 3×2, altre volte in t-shirt, borse con il marchio dell’editore o una frase di un libro, teli da spiaggia. Servono a incrementare le vendite e a smaltire i libri invenduti. La campagna promozionale di aprile di Iperborea consisteva in birre, un’idea che a quanto risulta nessun editore aveva avuto prima, e ha avuto un successo enorme. La storia è incominciata con il festival di cultura nordica I Boreali che Iperborea organizza dal 2015 e che quest’anno si è svolto a febbraio a Milano, poi a Genova, Trento-Rovereto,  e che si replica a Venezia il 7 giugno.
Nella primavera scorsa Ceres aveva contattato via email la casa editrice per proporsi come sponsor: una cosa insolita perché è insolito che uno sponsor contatti un editore e non viceversa. L’interesse di Ceres per i Boreali nasceva dal lancio di un nuovo marchio, la birra Nørden, che aveva bisogno di un posizionamento più alto rispetto alla linea di birra normale. Ceres aveva così sponsorizzato Il pugilato letterario, uno degli incontri dei Boreali e l’esperimento era andato bene, tanto che si era pensato di replicarlo per la promozione. Il meccanismo funzionava così: ogni libreria che avesse ordinato almeno 48 libri Iperborea avrebbe ricevuto 36 birre (calcolando un 25 per cento di resi) da dare a chi avesse comprato un libro Iperborea. Gli ordini erano stati subito alti, e il primo invio di 5 mila bottiglie era stato esaurito in pochi giorni. Molte librerie hanno riordinato, qualcuno ha organizzato spontaneamente serate di letture nordiche con drink, e soprattutto si sono aggiunte le librerie Feltrinelli incrementando ulteriormente le vendite e il traffico anche social intorno alla promozione. Nel mese di aprile Iperborea ha venduto circa 15 mila copie, come a Natale, il 250 per cento in più rispetto all’aprile 2016.

sabato 3 giugno 2017

Misteri della Natura. La stazza delle balene.


Scheletro di balenottera azzurra.
La balenottera azzurra (Balaenoptera musculus) è l’animale più grande che esista e che sia mai esistito, per quello che sappiamo: gli esemplari più lunghi mai misurati erano lunghi circa 33 metri e il loro cuore grande tanto quanto una piccola automobile. Per i biologi evoluzionisti le ragioni per cui questi animali siano tanto grandi sono ancora un tema di dibattito e per questo un gruppo di scienziati ha provato a stimare a che punto della storia della vita sulla Terra le balenottere azzurre e gli altri tipi di balene abbiano cominciato a diventare così grandi, pubblicando il risultato del proprio studio sulla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society B.
balenottera_azzurraLe dimensioni di una balenottera azzurra confrontate con quelle di una persona (Wikimedia Commons)
Secondo alcuni biologi le balene sono tanto grandi perché con l’ultima era glaciale (iniziata circa 2,6 milioni di anni fa e tuttora in corso) è diventato conveniente essere molto grosse: un corpo più grande può contenere maggiori riserve di energia in forma di grasso e può essere un vantaggio quando per trovare il cibo bisogna fare molta strada. Secondo altri biologi la grande stazza dipende dal fatto che essere più grosse permetteva alle balene di scappare da grandi predatori che oggi non esistono più, come lo squalo megalodonte e il Livyatan melvillei, un cetaceo simile al capodoglio. Secondo altri ancora le balene sarebbero cresciute così tanto in virtù della regola di Cope che dice che (in molti casi) l’evoluzione porta a un ingrandimento delle dimensioni degli animali.

giovedì 1 giugno 2017

Una libreria che è diventata un'icona.


La libreria di libri usati Capitol Hill Books è probabilmente la più famosa e fotografata di Washington, DC (e compare spesso nelle classifiche online delle librerie più belle degli Stati Uniti), grazie a un’idea disordinata e demodé dell’amore per i libri che trasmette in maniera palesemente sincera e spontanea: diversa dalla studiata ricercatezza di altre librerie della città più nuove o accoglienti (come Politics & Prose o Kramerbooks, per esempio). Ed è una specie di istituzione cittadina: il suo proprietario si chiama Jim Toole ed è un signore insieme burbero e cortese, ma incline alle battute laconiche, che a sua volta si mimetizza nell’immagine sbrigativa e poco leziosa della sua libreria. Comprò la libreria nel 1994 dopo che il suo fondatore era morto, pochi anni dopo averla aperta, e ne fece quello che si mostra oggi. Nel 2004 Toole stava per essere sfrattato e con grande imbarazzo e fastidio fu costretto a chiedere aiuti economici ai fans della sua libreria, e riuscì a comprarsi la casa.
La libreria – che si trova a Capitol Hill, il quartiere a est del Campidoglio e del centro della città – è disposta su due piani e un seminterrato di un vecchio edificio a schiera, e i libri (di ogni genere “salvo i romanzi rosa”) traboccano da ogni parete, scaffale, stanza e ripostiglio (“ci metto i libri di business, che non servono a niente”). Alcune sezioni sono persino nel bagno, altre nel buio seminterrato, strizzate tra contatori del gas, tubature e travi di rinforzo.