Se quest’estate andrete in vacanza a Parigi, probabilmente avete in programma di visitare il Museo del Louvre. Il Louvre è il museo più famoso del mondo ed è uno dei più visitati: nel 2016 ci sono passate 7,4 milioni di persone; solo il museo ospitato nella Città Proibita di Pechino ne ha avute di più. È anche il museo più grande del mondo: ha quasi 73mila metri quadrati di esposizione e conserva quasi 460mila opere. Un po’ perché attrae così tante persone, un po’ perché è davvero molto grande, non è semplice visitarlo. È utile conoscere orari di apertura e chiusura e comprare il biglietto in anticipo e anche sapere cosa si vuole davvero vedere, dato che vedere tutto in un’unica visita è impossibile. I giornalisti del New York Times che hanno realizzato una breve guida su come visitare il Louvre al meglio ci hanno messo tre giorni interi per vedere ogni sala del museo.
A meno che non vogliate battere il record per la visita più breve – mettendoci meno dei 9 minuti e 43 secondi di Arthur, Franz e Odile di Bande à part di Jean-Luc Godard – vi conviene pianificarla. Abbiamo messo insieme un po’ di consigli per farlo.
Le informazioni pratiche per visitare il Louvre (e una mappa)
Prima di tutto: il Louvre è chiuso il martedì. Il lunedì è aperto, ma visto che è il giorno di chiusura del Musée d’Orsay (il secondo museo parigino più famoso) e della Reggia di Versailles, è anche particolarmente affollato. È aperto dalle 9 alle 18; molte guide suggeriscono di visitarlo mercoledì o venerdì pomeriggio, in cui è aperto fino alle 21.45. Da ottobre a marzo l’ingresso è gratuito ogni prima domenica del mese, durante l’estate no: se andrete a Parigi nei prossimi mesi sappiate che sarà aperto sia il 14 luglio, festa nazionale francese, che il 15 agosto. In generale l’orario migliore per iniziare una visita sono le 15.
I biglietti interi costano 15 euro se vengono acquistati alla biglietteria del museo. Non pagano il biglietto, tra gli altri, i minori di 18 anni, le persone tra i 18 e i 25 anni residenti in uno dei paesi dell’Unione Europea o in Islanda, Liechtenstein o Norvegia, e le persone con una disabilità e i loro accompagnatori. Il 14 luglio tutti entrano gratis.
Per arrivare con la metro la fermata a cui scendere è Palais Royal – Musée du Louvre; ci si arriva con la linea 1 e con la linea 7. Ci sono tre ingressi al Louvre: quello principale è quello per la Piramide ed è il più affollato normalmente; quello per la Porta dei Leoni è riservato ai gruppi; quello in corrispondenza della fermata della metro, il Passage Richelieu, è per l’accesso prioritario. Si ottiene acquistando i biglietti online, qui, che però costano due euro in più. Anche chi ha comprato la carta Paris Museum Pass ha l’accesso prioritario.
Sul sito del Louvre potete trovare una mappa interattiva e una in versione PDF, anche in italiano. Le opere sono disposte su quattro piani. Al piano -2 non sono conservate opere, al piano -1 sì ma nessuna di quelle “da vedere assolutamente”. Al piano terra ci sono le opere più antiche, mentre i quadri famosi sono soprattutto al primo piano. Al secondo continuano le collezioni di quadri, ma ci sono molte meno sale aperte. L’ala Richelieu è quella a nord, a sinistra della Piramide venendo dal Giardino delle Tuileries, mentre l’ala Denon è quella a sud. L’ala Sully è quella che le collega.
Le sale del Louvre con le opere più famose
Il New York Times non propone una lista di opere da aver visto almeno una volta nella vita, ma cinque gruppi di sale tematiche che possono essere considerate le più importanti del Louvre. Se invece volete andare alla ricerca di tutte le opere più famose nel dettaglio, lo stesso Louvre ha messo insieme un elenco di quelle che ritiene essere i capolavori delle proprie collezioni: sono 34 e le trovate qui.
La libertà guida il popolo e gli altri quadri francesi
Ala Denon, primo piano, sale dalla 75 alla 77
Qui ci sono alcuni dei quadri più importanti della storia dell’arte francese, tra cui La zattera della Medusa di Théodore Géricault, La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix e L’incoronazione di Napoleone di Jacques-Louis David. Il New York Times consiglia, tra le altre cose, di osservare il soffitto della Salle des Sept-Cheminées con le sue figure di stucco realizzate da Francisque-Joseph Duret: è la sala che separa quella del neoclassicismo francese e quella del romanticismo.
La Venere di Milo e altre statue
Piano terra, sale 16 e 17
C’è la famosissima Venere di Milo, quella le cui braccia non furono mai ritrovate, ed Ermafrodito dormiente, una statua romana che fece parte della collezione Borghese e fu modificata da Gian Lorenzo Bernini nel 1620: il famoso scultore e architetto aggiunse il materasso su cui Ermafrodito, una figura mitologica greca, il figlio degli dei Ermes e Afrodite, dorme. Al piano terra, nella sala 4, si trovano invece due sculture meno antiche: lo Schiavo morente (1513 circa) di Michelangelo e Amore e Psiche (1787-1793) di Antonio Canova. Salendo le scale che da queste sale portano all’ala Denon invece si può vedere la Nike di Samotracia.
Da Vinci e il Rinascimento italiano
Ala Denon, primo piano, sale dalla 1 alla 8
Il quadro più famoso tra quelli conservati in questa parte del Louvre è sicuramente la Gioconda di Leonardo da Vinci, ma ci sono anche moltissime opere di Botticelli e il Ritratto di Baldassarre Castiglione di Raffaello.
La collezione egizia
Ala Sully, primo piano, sale dalla 1 alla 14
Dei 66mila oggetti della collezione egizia che appartengono al Louvre, quasi settemila sono esposti. Le sale dedicate a questa parte della collezione sono 35, ma il New York Times consiglia di concentrarsi su quelle dalla 1 alla 14. Tra le cose particolarmente segnalate c’è la Grande sfinge di Amenemhet II da Tanis (2.600-1.900 a.C.), una statua colossale del faraone Ramses II e le mummie della sala 14.
Vermeer e Rembrandt
Ala Richelieu, secondo piano, sale dalla 30 alla 39
Ci sono L’astronomo e La merlettaia di Vermeer e Betsabea con la lettera di David di Rembrandt (per cui fece da modella l’amante del pittore, Hendrickje Stoffels), oltre a quadri di Peter Paul Rubens, Frans Hals e Jan Steen.
Altri consigli utili
- A meno che non vogliate fare come i protagonisti di Bande à part (e forse anche in quel caso), vi conviene visitare il Louvre indossando scarpe comode.
- Dentro il Louvre ci sono stati molti piccoli furti ai danni dei visitatori: conviene fare attenzione, soprattutto nelle aree affollate, per esempio nella sala della Gioconda.
- L’audioguida (disponibile anche in italiano) costa 5 euro, ma il New York Times non la consiglia perché non è molto interessante: consiglia invece di scaricare la app del Louvre, disponibile anche in italiano sull’App Store e su Google Play. È gratis, almeno per i contenuti base, e funziona grazie al Wi-Fi presente nel museo – che però non va benissimo nei piani sotterranei.
- Non ci sono punti in cui ricaricare il proprio smartphone.
Consigli per visitare il Museo del Louvre, "Il Post", 23-06-17.