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giovedì 15 giugno 2017

Bob Dylan e i suoi problemi con il plagio.


Sembra che Bob Dylan, il celeberrimo cantautore americano, abbia inserito nel suo discorso di accettazione del Nobel per la letteratura alcuni passaggi di un libro che riassume Moby Dick, il libro più famoso dello scrittore americano Herman Melville, e non le citazioni corrette del romanzo.
Nel discorso, diffuso la settimana scorsa, Dylan parla estesamente del legame tra le sue canzoni e la letteratura, e cita Moby Dick come uno dei libri che l’hanno più influenzato. Slate, però, si è accorto che buona parte del discorso in cui Dylan parla di Moby Dick ricorda da vicino un riassunto del libro pubblicato dal sito SparkNotes (che esiste dal 1999 e offre i “bignami” di diversi libri classici). Slate ha individuato almeno 11 passaggi sospetti, in cui molte delle parole del riassunto di SparkNotes compaiono nel discorso di Dylan. Slate ha provato a mettersi in contatto con la casa discografica di Dylan e col suo staff, senza successo.
(a destra il riassunto di SparkNotes, a sinistra la trascrizione del discorso di Dylan)
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A un certo punto del suo discorso Dylan cita esplicitamente una frase del romanzo attribuendola all’ufficiale di coperta Flask, spiegando: Some men who receive injuries are led to God, others are led to bitterness. In Moby Dick, Flask non dice nulla di simile. Nella lista dei personaggi del romanzo presente in SparkNotes, fa notare Slate, si dice invece che Flask è someone whose trials have led him toward God rather than bitterness.
Nelle canzoni e negli scritti di Dylan, il confine fra citazione e plagio è sempre stato molto sottile: Dylan ha spesso reso famosissime canzoni scritte da altri, e persino la sua autobiografia del 2004 è piena di citazioni non segnalate adeguatamente.