Una volta all’anno quasi tutte le case editrici fanno una campagna promozionale. Normalmente consiste in sconti sul prezzo di copertina, qualche volta in offerte 3×2, altre volte in t-shirt, borse con il marchio dell’editore o una frase di un libro, teli da spiaggia. Servono a incrementare le vendite e a smaltire i libri invenduti. La campagna promozionale di aprile di Iperborea consisteva in birre, un’idea che a quanto risulta nessun editore aveva avuto prima, e ha avuto un successo enorme. La storia è incominciata con il festival di cultura nordica I Boreali che Iperborea organizza dal 2015 e che quest’anno si è svolto a febbraio a Milano, poi a Genova, Trento-Rovereto, e che si replica a Venezia il 7 giugno.
Nella primavera scorsa Ceres aveva contattato via email la casa editrice per proporsi come sponsor: una cosa insolita perché è insolito che uno sponsor contatti un editore e non viceversa. L’interesse di Ceres per i Boreali nasceva dal lancio di un nuovo marchio, la birra Nørden, che aveva bisogno di un posizionamento più alto rispetto alla linea di birra normale. Ceres aveva così sponsorizzato Il pugilato letterario, uno degli incontri dei Boreali e l’esperimento era andato bene, tanto che si era pensato di replicarlo per la promozione. Il meccanismo funzionava così: ogni libreria che avesse ordinato almeno 48 libri Iperborea avrebbe ricevuto 36 birre (calcolando un 25 per cento di resi) da dare a chi avesse comprato un libro Iperborea. Gli ordini erano stati subito alti, e il primo invio di 5 mila bottiglie era stato esaurito in pochi giorni. Molte librerie hanno riordinato, qualcuno ha organizzato spontaneamente serate di letture nordiche con drink, e soprattutto si sono aggiunte le librerie Feltrinelli incrementando ulteriormente le vendite e il traffico anche social intorno alla promozione. Nel mese di aprile Iperborea ha venduto circa 15 mila copie, come a Natale, il 250 per cento in più rispetto all’aprile 2016.
Compri un libro, ti danno una birra, "Il Post", 31-05-17.