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giovedì 9 febbraio 2017

Qual è il centro del Nord America ?

Per centro geografico di una regione sulla superficie terrestre, che si tratti di un paese o di un continente, s’intende il baricentro geometrico della proiezione di quella regione su un piano. In altre parole, è il punto che corrisponde al valor medio delle posizioni dei punti che compongono la figura bidimensionale a cui si può ridurre la regione in questione. Non esiste un modo univoco per definirlo o per calcolarlo: sia perché i paesi e le regioni geografiche, specie se affacciati sul mare, hanno confini non del tutto definiti e sempre variabili, sia perché, nel caso dei paesi, bisogna decidere se tenere conto o meno delle isole che ne fanno parte. Negli Stati Uniti è in corso una disputa tra tre cittadine del North Dakota, uno stato centro-settentrionale, per stabilire quale sia il centro geografico del Nord America.
Le tre cittadine in questione, ha raccontato Steph Yin sul New York Times, si chiamano Rugby, Robinson e (per coincidenza) Center. Per 85 anni Rugby si è vantata di essere il centro geografico del Nord America: nel 1931 la United States Geological Survey, un’agenzia scientifica del governo federale degli Stati Uniti, stimò che il centro del Nord America si trovasse circa 9 chilometri e mezzo a ovest di Balta, una località che attualmente ha solo 65 abitanti vicina a Rugby. Fu dunque Rugby, che ha meno di tremila abitanti ma è comunque più grande di Balta, ad assegnarsi il titolo di “Geographical Center of North America”: nella cittadina fu eretto un obelisco alto quattro metri con una targa che le attribuisce questa qualifica, per cui la città si accaparrò anche il marchio registrato. Da allora molti turisti si sono fermati a Rugby per vedere il monumento o acquistare un souvenir in uno dei negozi aperti apposta.

mercoledì 8 febbraio 2017

Lettera aperta contro il declino dell'Italiano a scuola.

Al Presidente del Consiglio
Alla Ministra dell’Istruzione
Al Parlamento

È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente. Da tempo i docenti universitari denunciano le carenze linguistiche dei loro studenti (grammatica, sintassi, lessico), con errori appena tollerabili in terza elementare. Nel tentativo di porvi rimedio, alcuni atenei hanno persino attivato corsi di recupero di lingua italiana.
A fronte di una situazione così preoccupante il governo del sistema scolastico non reagisce in modo appropriato,  anche perché il tema della correttezza ortografica e grammaticale è stato a lungo svalutato sul piano didattico più o meno da tutti i governi. Ci sono alcune importanti iniziative rivolte all’aggiornamento degli insegnanti, ma non si vede una volontà politica adeguata alla gravità del problema.

giovedì 2 febbraio 2017

Il rapporto dei Lettoni con la cultura.

Un recente sondaggio della “Baltic International Bank” rivela che i lettoni considerano la cultura un elemento molto importante per loro ed una componente essenziale per la vita stessa della propria nazione. Fra i settori della cultura considerati più importanti ci sono il teatro, la musica, i musei.
I lettoni considerano fra gli aspetti della cultura più essenziali per l’identità nazionale il patrimonio museale e storico (musei, archivi, monumenti), seguito dalla musica e dalla cultura popolare tradizionale lettone.

Fra gli interessi principali culturali dei lettoni anche la letteratura, che però vive un periodo non facile in Lettonia, mentre più distanti si piazzano i film d’arte, il design, l’architettura e le arti visive.