Un recente sondaggio della “Baltic International Bank” rivela che i lettoni considerano la cultura un elemento molto importante per loro ed una componente essenziale per la vita stessa della propria nazione. Fra i settori della cultura considerati più importanti ci sono il teatro, la musica, i musei.
I lettoni considerano fra gli aspetti della cultura più essenziali per l’identità nazionale il patrimonio museale e storico (musei, archivi, monumenti), seguito dalla musica e dalla cultura popolare tradizionale lettone.
Fra gli interessi principali culturali dei lettoni anche la letteratura, che però vive un periodo non facile in Lettonia, mentre più distanti si piazzano i film d’arte, il design, l’architettura e le arti visive.
Nel paese baltico comunque si leggono meno libri rispetto al passato. La maggioranza degli intervistati afferma di leggere meno libri oggi rispetto a quanto faceva cinque anni fa. Solo il 27% legge nella stessa misura di cinque anni fa, mentre il 12% afferma di leggere più di prima.
Secondo il 22% degli intervistati fra cento anni si leggerà come adesso o forse anche di più, mentre il 66% è convinto che fra un secolo si leggerà molto meno di quanto si fa adesso.
Andris Ozoliņš, della Baltic International Bank, ritiene invece che la lettura continuerà ad essere anche nei prossimi decenni un settore in espansione. “L’importanza dei libri cento anni fa era decisamente minore rispetto ad oggi e sono convinto che fra cento anni la sua importanza sarà ancora maggiore. Le abitudini di lettura sono influenzate soprattutto da tre fattori: il livello d’istruzione della società, la prosperità e maggior tempo libero rispetto alle esigenze di sopravvivenza. Sono tutti fattori che a livello mondiale sono aumentati rispetto al passato e continueranno a farlo, e questo contribuirà ad espandere la popolarità della lettura, in Lettonia e nel resto del mondo”.
Altri fattori importanti per la diffusione della letteratura e dell’abitudine alla lettura secondo Ozoliņš sono la disponibilità di strumenti tecnologici per la lettura e la possibilità di conoscere nuove letterature. I libri elettronici e gli audiolibri, ad esempio, hanno aperto nuovi mercati e allargato la fruizione della letteratura. Difficile immaginare fra cento anni quali saranno gli strumenti tecnologici applicabili alla lettura, ma si può prevedere che l’avanzamento della tecnologia avrà conseguenze benefiche sulla lettura.
Per quanto riguarda il tipo di letteratura, i lettoni sembrano preferire la letteratura contemporanea, specie straniera, rispetto a quella classica. Un lettore su cinque preferisce autori contemporanei stranieri. Il 19% dei lettoni invece sceglie autori lettoni, e il 16% autori russi. I classici vengono preferiti da circa il 12% dei lettori.
Le biblioteche restano il fornitore di letteratura preferito. Il 28% degli intervistati afferma di prendere i libri nelle biblioteche, mentre il 25% sceglie di comprarli in libreria. Acquista sempre più popolarità il sistema dello scambio, che viene utilizzato dal 23% dei lettori lettoni.
I libri cartacei sono ancora largamente in vantaggio rispetto agli ebook nelle preferenze dei lettoni, ma il mercato dei libri elettronici è in continua espansione, anche grazie al sempre maggior numero di siti che offrono libri in formato digitale. L’11% degli intervistati rivela che l’ultimo libro letto era in formato digitale.
Ma quanto leggono in sostanza i lettoni? Il 43% ammette di non aver letto alcun libro negli ultimi sei mesi, ma il 53% sostiene di aver letto almeno un libro. Di questa platea di lettori, il 23% ne ha letto almeno uno o due, mentre uno su dieci fra gli intervistati ha letto più di cinque libri negli ultimi sei mesi.
I lettori abituali leggono ogni giorno almeno una mezzora al giorno. Uno su dieci rivela di leggere soprattutto in vacanza, o dopo che ha messo a dormire i bambini, mentre diversi scelgono di leggere in viaggio, nei mezzi di trasporto mentre si va al lavoro o si torna a casa.
Fonte Lsm.lv e Baltic International Bank.