di A. Lalomia
Vorrei proporre ai lettori un breve ma straordinario video sulla realtà israeliana, e in particolare sugli innumerevoli traguardi che la scienza e la tecnologia di questo Paese hanno raggiunto nel corso di decenni di intensa attività, introducendo innovazioni epocali, applicate in ogni parte del mondo (anche in quelle aree dove impera l'antisemitismo più bieco).
Se si pensa che questi risultati clamorosi, queste
scoperte che in diversi casi hanno rivoluzionato il corso della storia umana e
la vita quotidiana di centinaia di milioni di persone, sono stati conseguiti in una nazione a cui è
negato addirittura il diritto di esistere e che per questo motivo viene
sottoposta ad uno stillicidio di attentati terroristici, non si può fare
altro che manifestare la più grande ammirazione per l'intelligenza, la
creatività, il talento, lo spirito di ricerca, il coraggio, la tempra morale, il rigore,
la tenacia, la coesione di un intero popolo, che merita di essere considerato tra i
giganti scientifici e tecnologici dell'intero pianeta.
D'altronde, gli eccezionali primati che Gerusalemme può vantare in
questi campi (ma anche in altri ambiti del sapere) sono testimoniati dal
numero di Nobel assegnati a scienziati israeliani: ben dieci (l'ultimo è stato attribuito lo
scorso anno al chimico Daniel Shechtman), e dal fatto che l’Istituto
di Scienze Weizmann 1 , viene giudicato dalla
prestigiosa rivista The Scientist il “miglior
posto di lavoro accademico del mondo” al di fuori degli Stati
Uniti 2 .
Vale la pena
ricordare che Israele investe in ricerca e sviluppo il 4,3 % del PIL, la percentuale più
alta al mondo, e si pone al secondo posto, dopo gli Stati Uniti, nel numero di
imprese start-up ad alta tecnologia.
Un filmato magnifico, da mostrare nelle scuole, per riempire
il vuoto di conoscenza che i nostri allievi hanno, grazie
anche a molti media 'distratti' o troppo occupati ad esaltare le prodezze dei palestinesi
e degli integralisti islamici.
---------------------------
Note
1
È composto da cento edifici e si trova a Rehovot
, una cittadina tra Gerusalemme e Tel Aviv.
L'Istituto prende il nome da Chaim Weizmann (1874-1952), chimico di fama
internazionale e primo presidente dello Stato d'Israele (dal 1949)
e ha stretto una partnership con il centro Mario Negri di Milano. La famosa Dichiarazione Balfour del 1917 deve molto all'empatia che si era
creata
tra Weizmann e il ministro degli Esteri di Lloyd George (Arthur Balfour, appunto).
2 Per
ulteriori dettagli, cfr. La formula Weizmann. Sul
mondo scientifico israeliano, v. anche la sezione di Israele.net riservata ai temi del
post.
L’alto numero di Premi Nobel va
messo in rapporto anche ai seguenti parametri:
a. Israele
esiste, come Stato indipendente e sovrano, dal 1948;
b. gli
Israeliani sono poco più di sette milioni;
c. il primo
Premio Nobel è stato conferito nel 1901.