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lunedì 18 agosto 2014

Bestiario linguistico: internet illimitato.


di  A. Lalomia

Il settore delle offerte di accesso al web da parte di alcune compagnie telefoniche  (tutte ?) rappresenta una delle prove più evidenti di quanto cammino ci sia da percorrere per portare il nostro paese ai livelli europei.
Basti pensare a come troppi gestori catturino i clienti con campagne a prima vista molto interessanti, del tipo  "Puoi rimanere collegato 24 h su 24"  e  "internet illimitato".  Ora, è vero che se uno vuole, spesso può effettivamente navigare in rete tutto il giorno, ma la formula di "internet illimitato" non è nient'altro che una truffa e una mostruosità linguistica.  Nella migliore delle ipotesi, un ossimoro.
Infatti, per i gestori di telefonia mobile, "illimitato" significa, bene che vada, 10 o 12 GB al mese, consumati i quali si naviga a velocità ultra-ridotta.  Il che significa, per esempio in una città da terzo mondo come Roma, che chi è costretto a usare la chiavetta per andare in rete, può tranquillamente rinunciare, perché l'accesso è praticamente interdetto.
Né d'altra parte è possibile mettersi in contatto con le compagnie, visto che al telefono si sentono solo dischi registrati  (rispondono quasi sempre, da altri paesi, addetti che non capiscono l'italiano), con informazioni inutili e talvolta demenziali.
Superfluo aggiungere che le pagine dei siti riservate ai contatti sono quasi sempre fuori uso.