di A. Lalomia
Ho già evidenziato l'enorme differenza che esiste tra alcuni governi, da una parte, e l'Italia, dall'altra, nel modo di affrontare l'emergenza Ebola, un'emergenza che diventa ogni giorno più drammatica.
È di pochi giorni fa la notizia, proveniente ancora una volta dall'Inghilterra -che si qualifica così come il più responsabile dei paesi europei- di significativi stanziamenti messi a disposizione di scienziati e ricercatori che si impegneranno nella lotta contro l'epidemia. Borse di studio per circa 6,5 milioni di sterline (quasi 8,2 milioni di €) saranno offerte a chi riuscirà a migliorare i sistemi di diagnosi, dimostrare il modo di diffondersi della malattia e trovare i trattamenti più adeguati.
Insomma, siamo lontani anni luce da quanto avviene da noi, con un premier che sembra troppo impegnato a twittare e a partecipare a kermesse di scout e simili, piuttosto che pensare a fronteggiare quella che è stata definita la peggiore epidemia degli ultimi quarant'anni.