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sabato 20 agosto 2016

L'Italia che funziona. Il ponte sul Bosforo costruito dal gruppo Astaldi.

È l’opera dei record. Il terzo ponte sospeso sul Bosforo, oltre a collegare Europa e Asia, abbraccerà idealmente il Mar Nero e verrà inaugurato il prossimo 26 agosto. A firmarlo c’è il gruppo Astaldi, presente in Turchia dagli Anni Ottanta e che per la realizzazione di questa impresa ha lavorato in joint-venture con la società turca Ic-içta. 

Il ponte fa parte del progetto autostradale della North Marmara Highway, che prevede un investimento totale di circa 3 miliardi di dollari e che avrà una duplice funzione: decongestionare il traffico di Istanbul e creare un corridoio che faciliti i trasporti verso la Grecia. È innegabile, però, che l’opera è destinata ad assumere anche un vero e proprio valore monumentale. Per rendersene conto, basta passarci sopra con l’aereo. Dall’alto, la sua struttura chiara si staglia sul blu del Bosforo, rivelandone l’imponenza, ma anche la perfezione delle proporzioni. Il ponte collega Garipçe sulla sponda europea a Poyrazkoy su quella asiatica. La sua costruzione ha letteralmente spostato il baricentro della città, con tutto quello che ne consegue in termini di aumento di valore dei terreni e degli immobili circostanti. L’opera si trova in una zona soggetta a un imponente piano di investimenti, se si pensa che non lontano sorgerà anche il terzo aeroporto di Istanbul, che sarà inaugurato nel 2018 e ambisce a diventare lo scalo più grande d’Europa. 

Il terzo ponte sul Bosforo verrà intitolato al sultano Selim I, padre di Solimano il Magnifico e che durante il suo regno si distinse per la sua campagna di conquiste in Medio Oriente. In lingua turca gli è stato dato l’appellativo di Yavuz, che suona come «Implacabile». Il nome dell’opera è stato scelto dal presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdogan. Al momento della sua inaugurazione diventerà il ponte sospeso più largo esistente al mondo, nonché quello con le torri più alte al mondo a forma di «A». Tecnicamente, si tratta di un ponte di tipo ibrido sospeso-strallato, il ché vuole dire un ponte sospeso dove l’impalcato è sostenuto da una serie di cavi (gli stralli, appunto) ancorati a sostegni che possono essere rappresentati da torri, come in questo caso, o da piloni. La larghezza misura ben 59 metri e ospita un’autostrada a otto corsie, quattro per senso di marcia oltre a due linee ferroviarie. Il tutto allo stesso livello. La luce libera, ossia il tratto sospeso fra le due torri di sostegno, misura 1,4 chilometri. Per dare un’idea, si tratta di 11 cambi da calcio messi in fila. Le torri sono alte 322 metri, più della Tour Eiffel che ne misura 300. 

Il Ponte Selim I verrà ricordato anche per la sua costruzione a tempo da record. La posa della prima pietra, infatti, risale a poco più di tre anni fa, per la precisione al 29 maggio 2013. Una data scelta non a caso, visto che commemora la caduta di Costantinopoli e il passaggio della città sotto il dominio ottomano, ricorrenza che, da qualche anno, viene celebrata con sempre maggiore enfasi. Nella fase di progettazione, Astaldi ha tenuto conto dell’elevato rischio sismico della zona, spesso soggetta a terremoti a causa della presenza della faglia anatolica, che si estende da Est a Ovest, lungo la zona Nord della Turchia, fino al Mar di Marmara. 
Quello fra il gruppo Astaldi e la Turchia è un rapporto che dura da tempo, costellato da progetti sempre più ambiziosi e impegnativi. Il gruppo italiano ha già realizzato il ponte sospeso sulla baia di Izmit, che rappresenta il quarto esemplare più lungo al mondo e che è stato inaugurato lo scorso giugno. A questo va aggiunta la terza linea della metropolitana di Istanbul, 26 chilometri di percorso e 16 stazioni, inaugurate nel 2012 e che attraversa tutta la parte asiatica, nonché lo scenografico Haliç Bridge, il ponte sul Corno d’oro, sempre nell’antica Costantinopoli. A queste cose va aggiunta la realizzazione di diverse tratte autostradali, fra cui 116 chilometri dell’Autostrada dell’Anatolia e 40 dell’autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir, senza dimenticare l’aeroporto di Milas, edificato in soli 15 mesi.

Marta Ottaviani, A Istanbul il ponte dei record con le torri più alte dell’Eiffel, "La Stampa.it", 15-08-16.