Il Concistoro dell'11-02-13, in cui Benedetto XVI ha annunciato la sua rinuncia. |
Giovanna Chirri |
Tra i tanti commenti alle dimissioni del Papa, diversi hanno evidenziato il fatto che il primo flash di agenzia (11,46) sull'annuncio di Benedetto XVI è opera di una cronista dell'ANSA, Giovanna Chirri.
Il motivo ? A quanto pare, la Chirri è stata l'unica giornalista, dentro la Sala Stampa vaticana, a capire il discorso in latino del Pontefice durante il Concistoro dedicato ai martiri di Otranto che il prossimo 12 maggio saranno annoverati tra i santi. La vaticanista dell'ANSA si è accorta subito dell'eccezionale importanza che le parole di Ratzinger assumevano per il mondo intero e, una volta ricevuta conferma, ha dettato la notizia che in pochi secondi è apparsa sui siti dei media di ogni parte del pianeta e le ha permesso di realizzare uno scoop senza precedenti.
Una bella rivincita, mi sembra, da parte di una lingua che si credeva dimenticata e inutile, a favore soprattutto dell'inglese -imposto ormai come lingua d'insegnamento anche in alcune università del nostro Paese 2- e su quei giornalisti armati dei più sofisticati strumenti informatici ma completamente ignari del latino.
Ed anche un invito, credo, ai nostri governanti a riflettere sull'opportunità di ridare a questa lingua l'importanza che aveva fino a una quarantina di anni fa e che conserva in altri paesi. Senza andare lontano, basterebbe vedere come si valorizza il suo studio nella minuscola Repubblica di San Marino.
------------------------------
Note
Qui la pagina del portale del Vaticano con la Declaratio in latino, in italiano e in altre lingue europee.
Qui la pagina
dell'ANSA con il testo in latino e in italiano.
2 Vorrei ricordare
che questa scelta è stata criticata -direi giustamente- da diversi studiosi ed associazioni. Cfr. ad esempio le prese di posizione
dell’ERA, la combattiva associazione esperantista italiana. Attraverso il portale dell'ERA si possono seguire i lavori del convegno Internazionalizzazione della e nella lingua italiana, svoltosi l'8 febbraio 2013 nella Sala delle Colonne della Camera dei Deputati.