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sabato 16 febbraio 2013

Una firma per la rinascita della scuola.


Logo del Gruppo
di Firenze.
di  A. Lalomia

Il Gruppo di Firenze per la Scuola del Merito e della Responsabilità ha presentato a Roma e a Firenze una lettera aperta ai partiti dal titolo quanto mai significativo:  Chi vuole davvero una scuola seria ?  1  .
Sono dieci domande rivolte ai candidati delle prossime elezioni, soprattutto a quelli che hanno dimostrato scarso interesse verso questi temi.
L'iniziativa è quanto mai lodevole, visto tra l'altro lo stato in cui si trova il nostro sistema educativo  (soprattutto pubblico, anche se quello privato spesso non rappresenta certo un modello da imitare).
Le domande sono tutte condivisibili  2 , ma quelle che mi sembrano particolarmente mirate sono le prime tre e le ultime tre.  Quanto mai opportuna l'ottava, che riguarda l'osservanza delle regole da parte degli allievi.  Personalmente sono convinto da anni che il rispetto delle norme disciplinari da parte degli studenti costituisca la premessa indispensabile per l'intero processo didattico-formativo  3 .  Circa l'ultima domanda, mi permetto di rimandare al mio post del 2 febbraio 2013,  Modesta proposta per la guida del MIUR.  
L'appello è stato già sottoscritto da decine e decine di illustri studiosi e intellettuali   4 , nonché da diverse centinaia di docenti, dirigenti scolastici e cittadini.  L'elenco di quanti hanno aderito all'iniziativa, in continuo aggiornamento, si può leggere a conclusione delle dieci domande.
Per firmare la lettera, scrivere a gruppodifirenze@virgilio.it , indicando nome, cognome, occupazione e luogo di residenza.
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Note

1   Per un primo approccio alla conoscenza del Gruppo di Firenze, propongo la seguente intervista a Giorgio Ragazzini, docente e membro del Gruppo:







Qui per l'ascolto della presentazione della lettera presso il Liceo "Tasso" di Roma, avvenuta il 9 febbraio 2013.  La lettera si trova anche sul sito del  "Tasso", in formato PDF.
Sull'enorme importanza che alcuni valori fondamentali  (a cominciare dalla disciplina)  avevano un tempo all'interno della scuola, cfr. le testimonianze di Nicola Giandonato, Rigore e disciplina a scuola. e  Solidarietà a scuola. .

2  Per una maggiore completezza, non sarebbe stato inutile, forse, aggiungere almeno altre due domande. 
La prima sullo stato pietoso in cui versano molti edifici scolastici, classificati come inagibili dalle autorità e malgrado ciò ancora pienamente operativi  (con tutti i rischi che ne conseguono).
La seconda sulla centralità che le pubblicazioni dovrebbero assumere nell'ambito dei criteri da stabilire per accedere al ruolo di docente e per gli avanzamenti di carriera.  Al riguardo, v.  Docenti e meritocrazia. Bozza di proposta di legge. .

3  Prove di questa mia convinzione sono reperibili su questo stesso blog.  Cfr. ad esempio  Devianza disciplinare studentesca e pistole Taser: un appello ai parlamentari. , testo che figura in seconda posizione nell'elenco dei post più popolari, con più di 600 visualizzazioni  (e questo credo che voglia dire qualcosa).

4  Tanto per citarne alcuni:  Giovanni Belardelli, Gian Luigi Beccaria, Andrea Camilleri,  Luciano Canfora, Franco Cardini, Marcello Dei, Giulio Ferroni, Sergio Givone, Giorgio Israel, Paola Mastrocola, Lucio Russo,  Luca Serianni, Sebastiano Vassalli, Michele Zappella.