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sabato 19 luglio 2014

Una docente che dovrebbe far riflettere.


di  A. Lalomia

I media hanno dato ampio risalto alla notizia della professoressa dell'Università di Messina che viene considerata addirittura la più severa d'Italia, a causa delle bocciature.  Si veda ad esempio qui e qui.  
Purtroppo, non mi sembra che si sia prestata la dovuta attenzione a quanto la medesima docente ha precisato a seguito del clamore mediatico su di lei. Nelle parole riportate  (quasi sempre le stesse), compare infatti un punto che meriterebbe una particolare riflessione da parte dei docenti che insegnano la sua materia nelle scuole superiori e, più in generale, da parte di tutti i docenti delle secondarie di secondo grado.  Il passo è il seguente:  «Escono dalle Superiori totalmente impreparati. All’inizio del corso mi tocca spiegare anche i concetti più elementari. Per carità, molti sono anche in gamba, ragazzi intelligenti che però non sanno studiare».
Qualcuno potrà trovare in queste frasi un po' di esagerazione, ma a me sembra che la sostanza rimanga.  E questa sostanza, che lo si voglia o no, è che in troppe scuole superiori si tende a promuovere con eccessiva facilità.  I motivi sono noti a molti, forse a tutti i docenti e mi sembra inutile ricordarli per l'ennesima volta.
Qual è, dunque, lo scandalo, in una verità così ovvia ?