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giovedì 22 dicembre 2011

Un "Caffè" da primo premio.

 L'IISS "Federico Caffè" di Roma.

di  A. Lalomia
 Museo della Repubblica Romana
e della Memoria Garibaldina.

La notizia che un'allieva del corso serale dell’Istituto Superiore “Federico Caffè”  di Roma ha vinto  (assieme ad un ragazzo del diurno, molto applaudito)  il primo premio del concorso nazionale  “Interviste impossibili agli eroi della Repubblica Romana”, promosso dal Comitato di quartiere Monteverde - Quattro Venti  e dalla Scuola di scrittura creativa  "Omero"  (1),   non può che rallegrarmi, per almeno due motivi: primo perché conosco il  “Caffè”  (un istituto che ha la fortuna di trovarsi in uno dei quartieri più suggestivi di Roma, Monteverde Vecchio) e la professionalità dei docenti che vi lavorano; secondo perché in questo modo quanti sostengono che il serale sia una mera appendice del corso diurno, sono serviti.
In realtà, il corso serale (a partire proprio da quello del “Caffè”, senz'altro tra i più qualificati della Capitale), rappresenta una delle strutture portanti del nostro sistema educativo pubblico e trovo deplorevole che, soprattutto gli ultimi due governi, non solo non abbiano prestato maggiore attenzione a questo segmento, ma, anzi, abbiano dimostrato quasi un accanimento nel tagliare cattedre e fondi.
Per non parlare della tanto declamata riforma dell’istruzione degli adulti, che il precedente esecutivo aveva deciso di far entrare a regime addirittura il 1° settembre 2010 e che ancora oggi, invece, è poco più di un pezzo di carta  (2).
Mi auguro che con il ministro Profumo si proceda ad un’inversione di rotta, perché ce n’è bisogno.  
È necessario avviare al più presto iniziative che ridiano slancio e nuova vitalità al settore, prendendo spunto anche dalle proposte che sono state già elaborate dalle forze sociali e dai docenti.
In particolare, dovrebbe essere autorizzata in tempi brevissimi l’apertura di nuovi corsi anche in quelle scuole che oggi ne sono sprovvisti, perché la domanda è enorme.
Una scelta del genere non graverebbe più di tanto sul bilancio del MIUR, se si decidesse una buona volta la liberalizzazione delle tasse d’iscrizione, accompagnata da una seria, organica, metodica attività di ricerca  -da parte di ogni DS-  di sponsor in grado di supportare i singoli istituti sul piano economico, come è avvenuto, ad esempio, per l’Istituto Comprensivo di Montignoso  (MS) .
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Note
(1)  Bisognerebbe comunque ricordare altri soggetti che hanno aderito all'iniziativa, come 

(2)   E sarebbe interessante conoscere quanto è costato l'intero iter per partorire questa riforma.
Sui corsi serali, cfr. anche la pagina "Articoli e saggi sulla scuola e sull'università"  di questo blog.
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