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sabato 10 gennaio 2015

Bonus 80 € e consumi: i conti non tornano.


Dove è finito il famoso bonus da 80 euro? Sul conto corrente, e non nei negozi. Secondo i dati dell’Istat sul terzo trimestre del 2014, infatti, il reddito disponibile è cresciuto, ma i consumi sono rimasti al palo. 

I conti pubblici  
L’istituto di statistica segnala innanzitutto che il rapporto tra deficit e Pil nell’ultima parte dell’anno scorso è salito di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2013 e ha raggiunto il 3,5%. Nei primi nove mesi del 2014 il rapporto è stato del 3,7%, peggiore di 0,3
punti percentuali rispetto a quello misurato nel corrispondente trimestre del 2013. L’obiettivo del governo era il 3% nel rispetto dei parametri Ue per il 2014. 

Le tasse  
Sale anche la pressione fiscale, che sempre nel terzo trimestre del 2014 si attesta al 40,9%, 0,7 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Nei primi 9 mesi dell’anno scorso invece la pressione fiscale è calata di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2013. Migliora leggermente il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) che è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,8%, inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto all’1,3% del terzo trimestre del 2013. Nei primi 9 mesi dell’anno il saldo primario è stato positivo e pari allo 0,9% del Pil contro l’1,4% dello stesso periodo del 2013. 

Il reddito  
Dal lato dei consumatori l’Istat segnala che il reddito disponibile delle famiglie è aumentato nel III trimestre dell’1,8% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013. Cresce anche il potere d’acquisto che secondo l’Istat, tenuto conto dell’andamento dei prezzi, è aumentato dell’1,9% nel terzo trimestre del 2014 rispetto al trimestre precedente, e dell’1,5% rispetto al terzo trimestre 2013. La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti resta però invariata rispetto al trimestre precedente e in lieve aumento (+0,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2013.  

La propensione al risparmio  
Quanto alla propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, misurata al netto della stagionalità, è stata pari al 10,8% nel terzo trimestre del 2014, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.