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giovedì 8 gennaio 2015

CES 2015: la fiera dell'elettronica.

Un parco giochi per bambini cresciuti, di solito maschi e sopra i trent’anni: questo è il Ces, il Consumer Electronics Show che si apre oggi a Las Vegas. E’ la più grande fiera mondiale dell’elettronica; qui sono state lanciate tecnologie come il blu-ray, le smart tv, tanti dispositivi indossabili, ma anche console di gioco come l’Xbox. E quest’anno, fino al 9 gennaio saranno presentati oltre ventimila nuovi prodotti: molti saranno dimenticati presto, altri entreranno probabilmente nella vita di tutti. 

Televisori
Da sempre uno dei punti forti del Ces: decine di espositori, dai grandi nomi come Samsung a sconosciuti (per ora) produttori cinesi, centinaia di modelli di ogni tipo. Dopo l’enfasi degli ultimi due anni sullo standard 4K, finalmente i prezzi scendono e l’altissima definizione diventa più abbordabile, anche se i contenuti sono ancora scarsi (ma già si vede qualche prototipo in 8K, a definizione ancora raddoppiata). Gli schermi sono sempre più grandi, ultrasottili, spesso curvi. In qualche caso, come da LG, addirittura flessibili, da piatti diventano curvi al tocco di un tasto. Molta enfasi sulla tecnologia Oled, e a ragione: i colori sono più definiti, il contrasto migliora, il nero è totale, perché non è ottenuto schermando la luce dietro il display, come col normale led, ma accendendo e spegnendo ogni singolo pixel. Anche qui, listini in calo, ma forse è meglio aspettare un anno o due prima di lanciarsi nell’acquisto. Tutte le tv sono intelligenti, con processori e sistemi operativi degni di veri computer, si connettono a internet e dialogano con smartphone e tablet. Samsung va oltre: grazie a un accordo con Sony, i nuovi apparecchi si connettono a Playstation Now e permettono di giocare in streaming, facendo a meno della console. Arriveranno entro l’anno, ma per funzionare servirà una connessione veloce: in Italia avranno vita difficile .  

Sensori
Sono ovunque: nelle piante (da Parrot, che ha presentato un curioso gadget per monitorare lo stato del terreno e innaffiarlo automaticamente), nei biberon (ce n’è uno che determina la quantità di latte e avvisa se la temperatura è troppo elevata). Ma pure nel bollitore elettrico per il tè e nella cintura intelligente (si chiama Belty) che si allarga da sola dopo un pranzo impegnativo e ovviamente si collega allo smartphone via bluetooth per comunicare i dati relativi all’attività fisica di chi la indossa. Bluetooth è anche il termometro, un cerotto che si appoggia alla fronte: sarà un’app sul telefonino a dire se abbiamo la febbre o no. Sensori e Gps arrivano anche nei collari per animali domestici, che rilevano i parametri vitali e la posizione della bestiola: mai più ricerche disperate e appelli angosciati. C’è un accelerometro perfino nel pedale della bici, la connected bike non solo tiene conto delle calorie consumate, ma diventa pure più difficile da rubare, perché si rintraccia in un istante su Google Maps.  

Droni e stampanti 3D
Il Ces dedica alle startup e alle idee innovative un’area apposita. C’è Zano, un minidrone nato su Kickstarter, in grado di volare seguendo lo smartphone di chi lo comanda per realizzare selfie e riprese di attività sportive da prospettive insolite. Di droni è piena la fiera di Las Vegas: nessuno ha capito ancora bene a cosa servano, ma intanto il mercato cresce, e parecchi ne hanno trovato uno sotto l’albero di Natale. Come regalo, una stampante 3D sarà stata certo meno comune, ma gli analisti prevedono che quest’anno il mercato passerà a oltre 170 milioni di dollari, dai 76 milioni del 2014. I prezzi scendono, le stampanti 3D hanno dimensioni più contenute e sono abbastanza facili da usare.  

Dentro e fuori casa
La casa è smart. Serrature, lampadine, termostati, letti, lavatrici, frigoriferi e impianti stereo possono essere controllati attraverso una app su smartphone o tablet. Per aprire la porta non servono più le chiavi, basta un codice o un’impronta digitale. La lotta è soprattutto tra Apple e Google, con le rispettive piattaforme. La Mela è come sempre assente da Las Vegas, ma sono numerosi gli apparecchi pensati per dialogare con Home Kit e col sistema operativo Android. Così ad esempio il rilevatore di incendi di Nest, può comunicare con le lampadine Philips Hue e in caso di incendio dare l’allarme con segnali luminosi. Dall’Italia, rappresentata da pochi coraggiosi, c’è il progetto Easydom Next; partner di Microsoft nella Home Automation, l’azienda ha vinto il premio Innovation Awards Honoree con un’app che permette di controllare tutta la casa dal divano. E diventa sempre più smart anche l’auto, capace di guidare da sola, riconoscere i pericoli, frenare in presenza di ostacoli. Il business dell’auto connessa potrà raggiungere già quest’anno un valore di 11 miliardi dollari, e per questo si danno battaglia tutti i più grandi costruttori: al Ces ce ne sono dieci.  

Salute
In attesa dei Google Glass e dell’Apple Watch, anche quest’anno tiene banco la tecnologia da indossare. I computer sono ovunque, ma non si vedono: travestiti da occhiali, braccialetti, spille, orologi, tengono sotto controllo parametri vitali e di movimento. Alcuni accessori, come quelli dell’italiana Qardio, hanno la precisione dei dispositivi medici, altri servono solo per incitare a muoversi di più, ma sempre più spesso sono belli, perché la tecnologia da indossare deve diventare moda per poter sfondare.  

Bruno Ruffilli,  Ces 2015: da Las Vegas la tecnologia che ci cambia la vita"La Stampa", 8-01-15.